Cosa vedere
Arte contemporanea in città
Ceramica contemporanea
Passeggiando per la città è possibile imbattersi in alcune opere appartenenti al progetto “Materia Prima”, una mostra all’aperto di ceramica diffusa per la città di Montelupo, che invita lo spettatore ad uscire dal museo e a visitare non solo le opere, ma anche i luoghi di interesse della città.
A questo progetto di ceramica e arte contemporanea sono stati invitati alcuni dei più importanti artisti italiani che usano o hanno usato la ceramica, o che hanno particolare sensibilità verso i materiali. Il progetto diventa così una rassegna di ceramica diffusa per la città di Montelupo Fiorentino, che invita lo spettatore ad uscire dal museo e visitare non solo le opere, ma anche i luoghi di interesse per la città: quelli che le hanno ispirate e quelli che le hanno prodotte, cioè le aziende ceramiche che hanno adottato gli artisti e che con loro hanno realizzato le opere.
Gli artisti che hanno preso parte all’iniziativa hanno visionato lo spazio e realizzato l’opera insieme all’azienda, con l’aiuto di maestranze locali e con artigiani del posto, lavorando – per quanto possibile – in città. Si tratta di creare delle opere che coinvolgono il luogo di produzione e la sua collettività in senso pieno e partecipativo. Alcuni di questi artisti avevano già prodotto in passato opere in ceramica con l’assistenza diretta di maestranze locali a cui è stata delegata una parte essenziale della realizzazione.
Il fatto, inoltre, che le sculture siano esposte in spazi pubblici invita gli artisti e la cittadinanza a tenere in conto le esigenze e le aspettative gli uni degli altri. Individuati gli artisti e ideati i progetti, è sembrato importante permettergli di esporre in pubblico il loro piano, la loro poetica, la loro opera in sedi appropriate di Montelupo Fiorentino.
Un progetto unico
La vera novità del progetto risiede proprio nel connubio arte e industria, dove la ceramica diventa strumento culturale ed estetico e non pretesto di confine. Una novità peraltro già collaudata in anni passati, basti pensare al grande evento rimasto nella storia della cultura italiana che fu Spoleto 1962: Sculture in città, che coinvolse nella produzione di importanti opere le acciaierie Italsider di Coltri presso Genova. Alcune di queste opere, come il monumentale Mobile di Alexander Calder o le colonne di Arnaldo Pomodoro sono ancora in città a testimonianza dell’evento. La differenza rispetto al progetto di Montelupo è che ora sono manifatture locali a produrre le opere.
Gli artisti coinvolti nel progetto sono: Loris Cecchini, Hidetoschi Nagasawa, Gianni Asdrubali, Bertozzi & Casoni, Lucio Perone, Fabrizio Plessi, Ugo La Pietra.
Il curatore: Marco Tonelli
Marco Tonelli (1971) è un critico d’arte; ha curato cataloghi e mostre di arte moderna e contemporanea tra cui Fabrizio Plessi, Bill Viola, Candida Höfer, Mimmo Paladino, Bertozzi & Casoni, Maurizio Mochetti; è stato Assessore alla Cultura del Comune di Mantova (2013-2014), Caporedattore della rivista Terzo Occhio (2008) e Commissario inviti della XIV Quadriennale di Roma (2004-2005). Ha conseguito Specializzazione e Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Siena ed è attualmente docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e Direttore artistico della rassegna Materia Prima presso la Fondazione Museo di Montelupo Fiorentino. Ha pubblicato presso De Luca Editori d’Arte La più mirabil cosa. Teoria della statua da Donatello a Rodin (2006); Pino Pascali. Catalogo generale delle sculture 1964-1968 (2011); The Art Horror Picture Show. Dalla Transavanguardia alla Transfunzionalità (2011); Francis Bacon. Le atmosfere letterarie (2014). È inoltre autore del saggio La statua impossibile. Scultura e figura nella modernità, Marinotti Edizioni (2008) e della monografia Pino Pascali: il libero gioco della scultura, Johan & Levi Editore (2010).