Dove mangiare

Montelupo Fiorentino oltre ad essere conosciuto per la sua arte della ceramica, vanta una tradizione culinaria di tutto rispetto. Una cucina semplice, i cui ingredienti hanno uno stretto legame con la terra, qui ancora generosa di prodotti vari e genuini. Piatti di antichi origini come la minestra di pane, pasta e fagioli e la cipollata hanno attraversato le generazioni per raggiungere praticamente immutati i giorni nostri. Cibi, quelli della tradizione toscana, che richiedono tempo per essere cucinati e pure per essere gustati. Un concetto lontanissimo dai “Fast Food”. Le osterie della città propongono ancora oggi questi piatti tradizionali,abbinandoli in alcuni casi a proposte innovative, ma sempre cucinati con prodotti a chilometro zero. Qui è possibile trascorrere il tempo a tavola fra una pietanza, un discorso e un bicchier di vino dimenticando lo scorrere del tempo. Profondo è il legame fra lavorazione della ceramica, il territorio e tradizione culinaria. Il Pan Bistugio, preparato da una nota pasticceria locale, nasce dalla ricerca dei prodotti del territorio in epoca rinascimentale e viene preparato con una tecnica molto simile ala cottura della ceramica. Originario dell’Impruneta ma molto diffuso anche a Montelupo Fiorentino è il “Peposo”, un piatto di carne molto speziato e sostanzioso. Questa preparazione è da attribuire agli addetti alla cottura dei mattoni nelle fornaci: in un angolo della fornace, mettevano un tegame di coccio con tutti gli ingredienti affogati nel vino; dopo 5 ore il piatto era pronto. Si narra che, al tempo del Brunelleschi, durante la costruzione della famosa cupola della Cattedrale si Santa Maria in Fiore, che poi è il Duomo di Firenze, i “fornacini” addetti alla cottura dei mattoni facessero largo uso di questa pietanza. Come ogni buona località toscana degna di questo nome, Montelupo Fiorentino vanta una buona produzione di olio e vino.