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Arte contemporanea in città

Ceramica contemporanea

Passeggiando per la città è possibile imbattersi in alcune opere appartenenti al progetto “Materia Prima”, una mostra all’aperto di ceramica diffusa per la città di Montelupo, che invita lo spettatore ad uscire dal museo e a visitare non solo le opere, ma anche i luoghi di interesse della città.

Per realizzare questo progetto sono sati invitati alcuni dei più importanti artisti italiani che usano o hanno usato la ceramica o che hanno particolare sensibilità verso i materiali e che per questo progetto hanno lavorato insieme ad artigiani e aziende locali: l’obietto del lavoro era, infatti, creare delle opere che coinvolgessero il luogo di produzione e la sua collettività in senso pieno e partecipativo.
Ogni artista è stato adottato da un’azienda locale ceramica, con cui si è posto in dialogo, in reciproco scambio di idee e conoscenze, stimoli e soluzioni tecniche ed estetiche per creare un’opera che è frutto del genius loci montelupino e dell’innovazione apportata dall’artista. In tal senso l’opera scultorea diventa collettiva, partecipata secondo un modo di produrre antico ma aperto alle sollecitazioni tecniche, tecnologiche e ai saperi di artisti e artigiani, creativi e industria contemporanea. Di qui il senso di un vero e proprio made in Montelupo che non significa solo realizzato geograficamente a Montelupo, ma realizzato grazie ad un dialogo culturale tra la sapienza montelupina e quella di artisti con sguardo internazionale.

Un progetto unico

La vera novità del progetto risiede proprio nel connubio arte e industria, dove la ceramica diventa strumento culturale ed estetico e non pretesto di confine. Una novità peraltro già collaudata in anni passati, basti pensare al grande evento rimasto nella storia della cultura italiana che fu Spoleto 1962: Sculture in città, che coinvolse nella produzione di importanti opere le acciaierie Italsider di Coltri presso Genova. Alcune di queste opere, come il monumentale Mobile di Alexander Calder o le colonne di Arnaldo Pomodoro sono ancora in città a testimonianza dell’evento. La differenza rispetto al progetto di Montelupo è che ora sono manifatture locali a produrre le opere.

Gli artisti coinvolti nel progetto sono: Loris Cecchini, Hidetoschi Nagasawa, Gianni Asdrubali, Bertozzi & Casoni, Lucio Perone, Fabrizio Plessi, Ugo La Pietra.

Il curatore: Marco Tonelli
Marco Tonelli (1971) è un critico d’arte; ha curato cataloghi e mostre di arte moderna e contemporanea tra cui Fabrizio Plessi, Bill Viola, Candida Höfer, Mimmo Paladino, Bertozzi & Casoni, Maurizio Mochetti; è stato Assessore alla Cultura del Comune di Mantova (2013-2014), Caporedattore della rivista Terzo Occhio (2008) e Commissario inviti della XIV Quadriennale di Roma (2004-2005). Ha conseguito Specializzazione e Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Siena ed è attualmente docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e Direttore artistico della rassegna Materia Prima presso la Fondazione Museo di Montelupo Fiorentino. Ha pubblicato presso De Luca Editori d’Arte La più mirabil cosa. Teoria della statua da Donatello a Rodin (2006); Pino Pascali. Catalogo generale delle sculture 1964-1968 (2011); The Art Horror Picture Show. Dalla Transavanguardia alla Transfunzionalità (2011); Francis Bacon. Le atmosfere letterarie (2014). È inoltre autore del saggio La statua impossibile. Scultura e figura nella modernità, Marinotti Edizioni (2008) e della monografia Pino Pascali: il libero gioco della scultura, Johan & Levi Editore (2010).

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