In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia (16-18 giugno), il Museo Archeologico di Montelupo Fiorentino aprirà le porte di uno spazio normalmente chiuso al pubblico dove è ospitata la Collezione Azzati.

Venerdì 16 alle ore 17.00 e sabato 17 alle ore 10.00, i visitatori potranno partecipare a una visita guidata straordinaria che li porterà a conoscere un deposito del Museo, scoprendo come si cura e si conserva un’importante raccolta archeologica. Quest’ultima, sapientemente formata da Paolo Azzati (1927-1983) per assecondare il suo desiderio di circondarsi di testimonianze del passato, comprende oltre 150 oggetti, tra cui spiccano materiali egei e ciprioti, ceramiche magno-greche e italiche e maioliche medievali e rinascimentali. La grande quantità di ceramiche postclassiche, alcune delle quali riconducibili alla produzione di botteghe montelupine, è alla base della scelta degli eredi di Paolo Azzati di donare l’intera collezione al Comune di Montelupo, in accordo con l’allora Soprintendenza Archeologica della Toscana.

Come si deduce da una nota che accompagna l’elenco dei materiali che costituiscono il lascito, Paolo Azzati fu “uno degli ultimi dilettanti, con radici spirituali nella grande tradizione settecentesca”. Appassionato del mondo antico, scelse ogni pezzo della sua collezione non per professione o per trarre qualche profitto, ma “per vocazione personale”, per il piacere di possederlo.

Le ceramiche, le statuette, gli oggetti ornamentali che fanno parte della donazione conservata al Museo Archeologico coprono oltre 2500 anni di storia, dal XVIII secolo a.C. al IV secolo d.C., e, pur essendo stati raccolti in maniera casuale e siano privi di provenienza geografica e contesto archeologico, sono un utile strumento didattico permettendo di ricostruire il complesso succedersi delle culture che abitarono il Mediterraneo dalla preistoria all’epoca romana.

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